- Home
- Psicologia
- Giornale Storico del Centro Studi di Psicologia e Letteratura
- Giornale Storico del Centro Studi di Psicologia e Letteratura …
Freud, con la sua opera Il motto di spirito, può essere considerato anche tra i più importanti scrittori umoristi del Novecento, alla stregua di Cervantes, Lewis Carroll, Joyce, Steinbeck, Jarry, Fante, Ionesco, Ennio Flaiano e Dario Fo. L’inclinazione del Padre della Psicoanalisi anche allo studio della battuta di spirito e la sua scoperta delle connesse implicazioni inconsce, significative e curative, deriva certamente dalle sue origini ebraiche. Oggi, tutti gli psicoanalisti suoi discepoli, semiti o gentili, ortodossi o dissidenti, non possono fare a meno di utilizzare l’ironia come uno strumento utilissimo e sublimante del loro lavoro.
Inaugurata da Socrate come strategia maieutica, studiata da filosofi come Kierkegaard, Bergson e Jankélévitch, l’ironia è un atteggiamento verso il mondo che può diventare uno stile di vita. Il discorso ironico si gioca, anche, tra riconoscibilità e leggerezza.
Gli interventi degli autori che hanno partecipato a questo volume, che spaziano dalla filosofia alla letteratura, dalla clinica al teatro e al cinema, sembrano voler indicare che l’ironia può essere un modo intrigante e lucido al fine della ricerca della verità.
I lettori potranno sorridere su Gli scherzi di Ermes di Benedetta Rinaldi e confortarsi all’idea che A Dio piace ridere, di Marina Malizia; riflettere con Graziano Perillo su Socrate, ovvero dell’ironia e del dialogo; rifornirsi di carburante filosofico grazie a L’ironia come facoltà psicologica della mente di Giuseppe D’Acunto; Ironia: della sorte? è la sfida che propone Luciano Amato Fargnoli; Ironia e dintorni: risorsa efficace per il benessere dei curanti è il tema affrontato da Paola Russo; Ironia e rabbia vengono raccontate da Alessandro Uselli attraverso il teatro di Antonio Rezza e Flavia Mastrella; l’autore e regista teatrale Marcello Cotugno si cimenta con L’atroce ironia del quotidiano nella drammaturgia post-moderna anglofona; Roberto Cantatrione si (e ci) diverte con il suo Elogio dell’ironia (e del mal di schiena); Antonio Dorella svolge una ricerca su Le barzellette del Cavaliere durante il suo “ventennio”; Simonetta Putti si avvicina all’ironia con un ossimoro: L’ironia e la distanza; Amedeo Caruso conduce i lettori in una visita a Psicocinecomicit(t)à, una trasvolata immaginaria per (ri-)vedere diversi, deliziosi film che prendono di mira gli psicoanalisti, naturalmente con ironia e sarcasmo.
Questo libro è stato concepito sia per gli Psicoanalisti ed i loro Pazienti, sia per tutti quelli che hanno capito che la vita non è vita senza il gioco, lo scherzo, il sorriso, l’ironia.