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Gli autori
Rubino Nadia

Rubino Nadia

Avvocato civilista

Viola Raffaella

Viola Raffaella

Sociologa, mediatrice familiare

Educazione alla gestione del conflitto e prevenzione al bullismo nella scuola: 

Il metodo RubinoViola

Negli ultimi anni il fenomeno del bullismo è salito alla ribalta a causa dei numerosi “casi” denunciati dai mass media. Il Lockdown imposto dalla recente pandemia lo ha poi visto letteralmente esplodere nella rete nella versione cyber, la più insidiosa. La costante attenzione sollecitata dal proliferare di articoli, studi e ricerche se da una parte ha contribuito a creare consapevolezza in più ambiti, dall’altro ha legittimato un uso indiscriminato e spesso improprio del termine. Molto si dice del bullismo, delle sue caratteristiche, delle conseguenze e a chi rivolgersi quando accade. Poco o nulla invece si dice rispetto alle misure “preventive” possibili con cui supportare pre e adolescenti affinché i casi diminuiscano e possano imparare a sostare nel conflitto senza divenire necessariamente né bulli, né vittime.
Il bullismo è un fenomeno “relazionale” complesso e articolato che non riguarda solo il singolo, ma coinvolge tutto il sociale e ci costringe a una profonda riflessione sul bisogno e sulla capacità di relazione dei nostri ragazzi.
È urgente tornare a mettere “al centro” la relazione con l’altro, relazione che implica un percorso attraverso la coscienza, la consapevolezza e la confidenza con le proprie emozioni. Un viaggio attraverso se stessi per empatizzare e interagire efficacemente con l’altro.
Attraverso un approccio interdisciplinare e l’utilizzo delle tecniche di mediazione scolastica abbiamo dato vita ad un metodo di educazione alla gestione del conflitto e di prevenzione al bullismo che, partendo dalla scuola coinvolge seppur in diversa misura, tutti gli attori: famiglia, scuola, associazioni, istituzioni e forze dell’ordine. Il Metodo Rubino-Viola, basandosi sulla cooperazione promuove tra i bambini/ragazzi – attraverso il rinforzo positivo e l’ottica del “I win You win” la ricerca di una soluzione da cui tutti i soggetti coinvolti, e non solo uno di essi, possono trarne beneficio.
Il Metodo proposto si pone come strumento concreto, operativo e replicabile non solo per gli operatori del sociale, ma per rispondere anche ai bisogni della scuola, degli insegnanti e degli educatori – in materia di prevenzione e promozione del benessere dell’infanzia e dell’adolescenza.

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