• Prevenire il rischio di burnout in oncologia
    Psicologia

    Prevenire il rischio di burnout in oncologia

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Prevenire il rischio di burnout in oncologia

Gli autori
Puliatti Maria

Puliatti Maria

Psicologa, sessuologa, psicoterapeuta

Negli ultimi anni, la psico-oncologia italiana sta assistendo a una continua crescita di interesse, così come testimoniato nell’editoria, ma anche nell’ambito formativo. In buona parte dei corsi gli interventi formativi si occupano di fornire informazioni sugli aspetti psicologici relativi alle varie tipologie di tumori, sulle tecniche di gestione delle emozioni del paziente e dei suoi familiari, sugli approcci psicoterapeutici e di supporto psicologico. All’interno dei percorsi formativi viene rivolta particolare importanza alla comunicazione e solitamente gli aspetti maggiormente approfonditi sono il contesto in cui si svolge la comunicazione, con particolare attenzione agli effetti che la comunicazione genera nell’altro, nonché i differenti protocolli utilizzati per comunicare “cattive notizie”. All’interno della formazione vengono inseriti specifici spazi di supervisione e/o gruppi Balint, allo scopo di aiutare gli operatori sanitari a gestire il malessere e la frustrazione che spesso accompagna il lavoro in oncologia. Quest’ultimo punto si caratterizza da grande criticità, poiché uno dei principali rischi in cui incorrono gli operatori è il rischio di sviluppare burnout, ovvero una condizione di esaurimento emotivo che investe gli operatori sociosanitari impegnati in attività di dedizione agli altri.
Le finalità di questo manuale, essenzialmente pratiche e radicate nell’esperienza dell’autrice in ambito psico-oncologico e psicotraumatologico, sono concepite innanzitutto per integrarsi con le conoscenze ed i percorsi formativi già presenti sul territorio in ambito psico-oncologico. In particolare, in questo contesto verranno considerati come importanti fattori di prevenzione il riconoscimento delle proprie emozioni, il lavoro sugli atteggiamenti posturali, la ponderazione delle modalità di contatto, l’utilizzazione consapevole di processi di auto ed etero-regolazione, l’implementazione di risorse, l’acquisizione di una comunicazione efficace e di tecniche di gestione emotiva sia per gli operatori sia per i pazienti. Fattori protettivi fondamentali per la gestione di chi comunica, infatti, permettono di comunicare efficacemente senza che chi comunichi sia sopraffatto dalle emozioni o delle reazioni del paziente o dei familiari.
Il presente volume, dal taglio marcatamente operativo, consente di orientare il lettore nei confronti di obiettivi formativi molteplici: tutelare la salute dell’operatore; gestire il paziente e i suoi familiari; utilizzare strumenti di supporto da poter applicare tra pari in caso di necessità. Integrando gli aspetti teorici con esercizi pratici per gli operatori, l’obiettivo primario sarà innanzitutto di aiutare gli operatori, i pazienti e i loro familiari in seconda battuta, a trovare un nuovo modo per affrontare le diverse problematiche che un tema delicato e complesso come l’oncologia fa emergere.

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