• Famiglia, legami e disturbi alimentari
    Psicologia

    Famiglia, legami e disturbi alimentari

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Famiglia, legami e disturbi alimentari

Gli autori
Baldassarre Mirella

Baldassarre Mirella

Psicologa, psicoterapeuta

In questi anni i disturbi alimentari hanno raggiunto una vasta dimensione. Non risparmiano bambini, adolescenti e adulti. Il rapporto insano con il cibo cela tensioni profonde che risalgono alle relazioni primarie tra individuo e genitori, a legami affettivi instabili e non sicuri che hanno inficiato l’autostima. Sfociano in una relazione individuale perturbata che trova nel corpo il campo di espressione di emozioni non elaborate.
Il corpo che la società dei consumi innalza a valore esclusivo di successo, potere, diventa il termometro della propria instabilità emotiva e l’uso del cibo si trasforma in farmaco: viene utilizzato come strumento per sedare le ansie. Il controllo eccessivo nell’anoressia, il riempimento e svuotamento nella bulimia, il masticare senza fine nell’obeso assumono il significato di un malessere profondo che blocca ogni progettualità, creando conflitti e insoddisfazioni. L’obiettivo di questo libro è quello di collegare l’evoluzione psichica del soggetto sofferente a causa del disturbo alimentare ai differenti livelli di mentalizzazione a cui è pervenuto. Aspetto che ci spinge a riflettere sulle relazioni familiari e sui rapporti affettivi che il soggetto ha vissuto e instaura attualmente. Spinte inarrestabili portano a evitare o a ingurgitare quantità enormi di cibo, anche se la fame non viene sedata perché non si tratta di appetito, ma del bisogno di bloccare l’angoscia generata dai vissuti del passato causati dalla precoci frustrazioni che hanno creato legami instabili, strappati, violenti, che hanno ferito il narcisismo individuale rendendo il soggetto assai vulnerabile.
L’autrice affronta il delicato percorso terapeutico per sanare il male di vivere che la patologia alimentare genera, scovando il dolore che l’ansia espressa nell’uso smodato o rifiuto del cibo cela. I tratti depressivi legati alle frustrazioni precocemente subite riportano alle difficoltà emotive relazionali sperimentate dal soggetto già nel primo anno di vita, pregiudicando lo sviluppo psichico futuro.
Le riflessioni scaturite dalla lunga pratica clinica evidenziano il disfunzionamento familiare: famiglie anoressiche, bulimiche o obese si rivelano nuclei che fabbricano pesanti angosce di cui i figli sono portatori.

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