Animamediatica 6-2021 Ebook

Gli autori

DISTANZA + DISTANZA –

Ossessionati come siamo dal tema del distanziamento sociale, conseguente alla pandemia di Covid-19, spesso dimentichiamo che “distanza” è un concetto poliedrico e sorprendente.
Ecco perché, già dal titolo, attraverso l’uso dei simboli matematici “+” e “-”, abbiamo sottolineato che la distanza può sia offrire un arricchimento che imporre una privazione; può servire la coscienza, oppure ostacolarla; consentire o impedire la comprensione e la risoluzione di ferite e problemi.
Abbiamo certamente affrontato l’attualità del “distanziamento sociale”, – e di ciò fanno fede il confronto sull’esperienza soggettiva e professionale sperimentata in quest’ultimo anno da alcuni tra noi, curato da Elisa di Caprio; così come l’intervista a studenti liceali e universitari sull’esperienza della didattica a distanza, realizzata da Erica Di Francesco; la descrizione delle difficoltà psichiche, derivanti della rarefazione delle relazioni sociali e affettive, incontrate della popolazione (soprattutto bambini e giovani) con cui lavora in Cile la psicologa Alejandra Toledo; l’articolo sulla Lontananza dello psicologo Ivan Battista; la testimonianza del regista Gianluca Barbadori sui limiti e sulle opportunità di sfruttamento dello spazio scenico, in un teatro senza spettatori in sala; e, infine, il resoconto sull’esperienza di laboratorio di scrittura creativa online “Apollo e Dioniso: il contagio dell’arte”, che Luciana Zollo ha tracciato assieme a chi vi scrive.
Abbiamo soprattutto, però, cercato di sfuggire all’appiattimento al quale sembra costringerci un presente tanto opprimente, cogliendo gli aspetti metaforici, allegorici e simbolici della distanza. Lo abbiamo fatto mediante svariati linguaggi e approcci: servendoci dell’analisi letteraria (vedi, a questo proposito, i contributi di Angela Dell’Armi su I fiori blu di Raymond Queneau e quello di Luciana Zollo sulla distanza in poesia) e psicoletteraria (Distanza dal capire, di Claudio Maddaloni e la mia disamina del racconto “Distanza” di Raymond Carver); grazie alla fotografia, talvolta mista alla scrittura (cito, in ordine alfabetico, i suggestivi contributi di Federica Mennella, di Wolf-Dietrich Nahr, di Enzo Rando, a cui si deve anche la copertina del numero, e di Stefania Zamparelli) e alla pittura (oltre ad alcuni pregevoli dipinti, acquarelli e disegni del compianto amico Domenico Ciociola, presentiamo all’interno della rivista, e in un video corredato da musica originale dell’Autrice, presente sul canale You Tube di Animamediatica, le Pitture musicali di Rita D’Ambra); mercé la critica cinematografica (vedi la mia recensione di Malagente, di Flavia Incitti) e la riflessione filosofica (la narrazione dei temi che percorrono il suo libro “La caverna di Nietzsche”, da parte di Federica Bassetti). Il numero beneficia anche degli apporti di scrittura creativa (la favola filosofica di Marilù Parisi Come fanno i porcospini”, e i brevi contributi dei partecipanti al laboratorio in lingua italiana a Buenos Aires, Il filo di Arianna, curato da Luciana Zollo) e del dialogo della memoria con chi ci ha lasciati, così come dell’anima che dialoga con altre dimensioni (vedi la testimonianza della compagna Susanna Lehman su Domenico Ciociola, raccolta e curata da Angela Dell’Armi; l’articolo sullo spiritismo e l’intervista alla medium spagnola Encarna Salcedo, entrambi firmati da Erica Di Francesco).
Com’è nello stile di Animamediatica, tutti gli apporti vengono accompagnati da un dovizioso apparato iconografico, il quale costituisce non solo un commento al testo, ma sovente un suo approfondimento per altre vie. Speriamo, dunque, di offrirvi un’esperienza gradevole, balsamica, profonda e liberatoria, che contribuisca a rendere questo momento critico per la collettività un’occasione di evoluzione e di maturazione psichica e intellettuale.

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