Facendoci guidare dalla lettura del testo di Miller, abbiamo provato a interrogarci sulle conseguenze dell’inconsistenza dell’Altro, a cui si giunge ad un certo punto della propria analisi. Se l’analisi è portata avanti con radicalità, il crocevia dell’Altro senza Altro costituisce una sorta di snodo strutturale in cui vediamo svanire le false certezze attribuite per una vita all’Altro. A questo punto, cosa ne è del nostro rapporto con l’inconscio che Lacan definisce anche il “discorso dell’Altro”? Come muta questo rapporto a partire dal tempo di decostruzione radicale dell’Altro? E di conseguenza, che statuto assegniamo alla nostra responsabilità, dinanzi all’assenza di garanzia che tale Altro senza Altro ci presenta? A questioni così importanti abbiamo voluto dedicare uno spazio monografico che non a caso porta come sottotitolo Responsabilità e inconscio in psicoanalisi, sollecitando i colleghi a interpretare il tema alla luce dell’insegnamento di Lacan e della propria pratica clinica.