L’inquietante intimità

Gli autori
De Micco Virginia

De Micco Virginia

Psicoanalista

Legàmi e fratture nei transiti migratori

Immaginate di essere stretti a una corda mentre il mare sotto di voi si gonfia e ondeggia paurosamente: per un tempo incalcolabile non sarete altro che una mano-corda, senza passato, senza presente, senza futuro… quando potrete tornare a vivere, a respirare, a pensare sarà rimasta una zona disanimata e morta, una ferita muta che attenderà di essere ‘intesa’ da un altro apparato psichico che possa accoglierla.
Così ripercorrendo un’esperienza più che ventennale l’autrice introduce alle fratture, le contraddizioni, gli interrogativi inesauribili da un lato e le risorse insospettabili dall’altro del lavoro psicoanalitico nel campo delle migrazioni.
Fenomeno sfuggente quello migratorio, caratterizzato da un’estrema mutevolezza e capacità di evoluzione imprevista, oscillante tra un’invisibilità assoluta e una visibilità paradossalmente accecante che corrono il rischio di renderne ancora più estranee le motivazioni per le società di arrivo. 
Al centro delle trasformazioni antropologiche più imponenti nell’Europa del terzo millennio, le migrazioni comportano anche profondi cambiamenti psichici individuali e trasformazioni delle dinamiche relazionali e sociali. Cambiamenti che coinvolgono il destino delle identità, le tenute degli assetti culturali e le declinazioni traumatiche delle storie personali e collettive.
Di fronte alle sfide della migrazione il lavoro psicoanalitico intende mantenere quel necessario spazio di pensiero per riuscire a convivere coi legami, le fratture e le inquietudini che da entrambe le parti, sia per chi parte che per chi accoglie, accompagnano i transiti migratori.

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