Questo numero monografico intende aprire uno sguardo teorico clinico esperienziale su un nuovo approccio alla “patologia” psicosomatica. Il termine psicosomatico è qui inteso in senso ampio poiché esso non è riferito soltanto a processi psichici che si somatizzano ma bensì a modificazioni psichiche e/o fisiche che creano malessere talvolta con alterazioni patologiche concrete organiche a chi ne è portatore. La concezione profonda che noi evidenziamo in questi percorsi “patologici” è che lo psichico è in realtà somatico ed il corpo è una realtà psichica. Il termine “psicofisico fisiologico” riassume in sé questa articolata concezione. Qui sono trattati sia casi clinici la cui diagnosi è fondata su precise indagini di laboratorio che trattamenti che chiamiamo psicofisiologici integrati che facendo perno sull’organizzazione posturale del paziente hanno mirato a ristabilire l’equilibrio psicofisico che la patologia aveva alterato.
Da questo lavoro emerge per esempio in modo sorprendente che patologie puramente fisiche considerate come strettamente organiche si risolvono nell’intervento integrato psicofisico che noi proponiamo. L’intervento consiste nel collegare la dimensione immaginativa ed emozionale con gli atteggiamenti posturali concreti della persona che si sintetizzano in un’unica e convergente dimensione percettiva. In questo modo si allarga considerevolmente lo sguardo dell’approccio medico alla patologia. 
Gli articoli che noi presentiamo esaminano ovviamente uno spazio abbastanza limitato delle condizioni patologiche esistenti e questi articoli sono solo un esempio di possibili approcci integrati; tutta la teoria dell’ approccio psicofisiologico integrato è ampiamente analizzata in numerosi altri testi cui in questo numero si fa riferimento.