Otto autori per tredici monologhi teatrali scelti tra decine e decine di testi arrivati in risposta al bando “La Scena Nova - Monologhi Vol. I”.
Storie da leggere, emozioni da vivere e personaggi da incarnare. Sono opere che parlano di noi, del nostro tempo, delle nostre paure e delle nostre speranze. Materiale vivo con cui attori e registi potranno confrontarsi per dare un segno tangibile della loro arte. Perché come dice Oreste Campese al prefetto De Caro nel primo atto de L’arte della Commedia di Eduardo De Filippo:
CAMPESE – Il teatro non è morto, Eccellenza, il teatro è vivo e vitale.
DE CARO – Ma se fosse vivo darebbe altri risultati.
CAMPESE – E la confusione dove la mettiamo? È un fatto scontato che il teatro deve essere lo specchio della vita umana, riproduzione esatta del costume e immagine palpitante di verità; di una verità che abbia dentro pure qualcosa di profetico.