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Una critica dall’interno
L’autoesame e l’autocritica: per gli analizzandi rappresentano il percorso di crescita. Eppure, all’interno del campo, gli psicoanalisti non hanno utilizzato a sufficienza la propria metodologia o sottoposto i propri approcci d’appartenenza preferiti ad un autoesame sistematico e critico. In tutti i diversi approcci, gli autori e gli psicoanalisti hanno risposto troppo spesso alle critiche con modalità difensive piuttosto che riflessive.
De-Idealizzare la Teoria Relazionale cerca di correggere tale situazione rispetto al campo relazionale. Questo libro è una novità nella storia della psicoanalisi: prende sul serio il dissenso interno e la differenza piuttosto che difendersi da essa. Piuttosto che affermare che la visione della teoria relazionale da parte dell’altro è sbagliata, distorta o travisata, il libro è interessato a interrogarsi su come la teoria si presti a tali caratterizzazioni. In che modo gli psicoanalisti hanno contribuito alla trasmissione di questa rappresentazione ai loro critici? Il dissenso può illuminare punti ciechi ed evidenziare nuove aree di crescita?
È una sfida impegnarsi nell’autocritica psicoanalitica. Per farlo, è necessario andare oltre i propri presupposti e le proprie convinzioni su ciò che muove il processo di cura e su come possiamo funzionare al meglio all’interno di esso. Uscire da noi stessi, mettere in discussione l’assunto, prendere sul serio le critiche degli altri, richiede più di un’assenza di difese. Richiede che ci mettiamo nei panni dell’Altro psicoanalitico e che sospendiamo non solo le nostre teorie, ma anche il nostro investimento emotivo in esse. Gli autori hanno raccolto questa sfida in diversi modi. Alcuni hanno rivisitato gli assunti alla base del primo pensiero relazionale e ne hanno ampliato le fonti (Greenberg & Aron). Altri hanno ripreso aspetti specifici della tecnica relazionale e ne hanno analizzato le radici e le evoluzioni (Mark, Cooper). Altri ancora hanno offerto una visione ampliata di ciò che costituisce la teoria e la tecnica relazionale (Seligman, Corbett, Grossmark), criticato più direttamente aspetti della teoria e della tecnica relazionale (Berman, Stern), affrontato una critica più ampia della teoria o della tecnica relazionale (Layton, Slochower).
Non sorprende che nessun singolo saggio abbia preso in considerazione la totalità del pensiero relazionale e le sue implicazioni teoriche e cliniche. Tale compito sarebbe erculeo sia dal punto di vista pratico, che psicologico. Tutti noi siamo investiti da aspetti di ciò che pensiamo e facciamo; nel migliore dei casi, esaminiamo alcune, ma mai tutte le nostre ipotesi e idee. Riconosciamo retrospettivamente quanto sia stato impegnativo questo compito; ha richiesto agli autori di impegnarsi in quella che potremmo definire un’autoanalisi del controtransfert. L’insieme dei saggi rappresenta uno sforzo significativo di autocritica e ne siamo enormemente fieri.
Ogni capitolo valuta ed esamina criticamente aspetti della teoria e della tecnica relazionale, considera il suo stato dell’arte e le sue relazioni con altri approcci psicoanalitici. De-Idealizzare la Teoria Relazionale si rivolge a tutti gli psicoanalisti relazionali e agli psicoterapeuti ad indirizzo psicoanalitico.
“Nata come reazione vibrante e radicale alle carenze e alle rigidità percepite della teoria classica, la teoria relazionale è ora cresciuta e maturata al punto da poter iniziare a riesaminare i pregiudizi insiti nel suo modo di svilupparsi. In questo libro, unico nel suo genere, alcune delle migliori menti relazionali si impegnano in un’autoanalisi della loro teoria, un’autocritica amorevole volta a rivelare sia i limiti, che il suo potenziale. Il libro è un importante contributo alla comprensione della teoria relazionale e risulterà affascinante per gli psicoanalisti di ogni orientamento teorico”.
Sheldon Bach, Ph.D.,
Professore Associato del Programma di Post-dottorato in Psicoterapia e Psicoanalisi dell’Università di New York.
“Negli ultimi decenni la psicoanalisi relazionale è diventata un paradigma internazionale emergente. Con la psicoanalisi relazionale che costituisce una pietra miliare, i curatori hanno invitato eminenti relazionalisti a impegnarsi in un autoesame creativo e riflessivo. Il libro offre un’autocritica penetrante, profonda e ampia. Nel presente volume molti dei principali teorici del pensiero relazionale esaminano con attenzione le lacune, le omissioni e le debolezze della teoria relazionale, così come i suoi punti di forza. In tal modo, il pensiero relazionale si apre a nuove idee e va ben oltre la definizione di sé stesso rispetto ad altri approcci. Tutti gli allievi delle terapie psicodinamiche saranno arricchiti dalla saggezza e dalla competenza che pervadono questa antologia di grande valore clinico”.
Nancy McWilliams, Ph.D., ABPP,
Professore Ordinario presso la Scuola di Specializzazione in Psicologia Applicata e Professionale della Rutgers University.