nasce a San Lazzaro (Parma) nel 1911 e muore a Roma il 14 giugno 2000. Studia a Parma e a Bologna, dove segue le lezioni di Roberto Longhi. Nella sua città insegna dal finire degli anni ’30 ai ’50, quando si trasferisce a Roma. Nel ’39 a Parma, con l’editore Guanda fonda una collana, la “Fenice”, che ha fatto conoscere la poesia straniera moderna in Italia. A Roma si occupa di cinema per la radio, e dirige una trasmissione televisiva di vari argomenti culturali e, per qualche anno, “Nuovi Argomenti”.
Esordisce come poeta, a diciotto anni, con la raccolta Sirio. Del ’34 è Fuochi in novembre, cui seguono Lettera da casa (1951), La capanna indiana (1951), In un tempo incerto (1955), Viaggio d’inverno (1971). Il romanzo in versi La camera da letto (considerata l’opera più importante) viene pubblicato in due volumi nel 1984 e nel 1988. È del 1991 la raccolta di saggi Aritmie, del 1993 Verso le sorgenti del Cinghio. Esce postumo, nel 2000, il suo ultimo libro Ho rubato due versi a Baudelaire, raccolta di prose, saggi e scritti per giornali e riviste. Tutta la sua produzione poetica è raccolta nel Meridiano Mondadori uscito nel ’97 a cura di Paolo Lagazzi e Gabriella Palli Baroni.